di Francesco Caputo

Il 13 maggio si ricorda la prima apparizione della Beata Vergine Maria ai tre pastorelli Lucia, Francesco e Giacinta, in un villaggio sperduto  sugli altipiani dell’ Estremadura.

La Madonna decise così di entrare nella “storia” del XX secolo, sei apparizioni, l’intervento “divino” in uno dei periodi sicuramente più difficili per la storia dell’umanità. Il messaggio principale delle apparizioni è legato ai tre segreti: la visone dell’inferno, la Russia e il Cuore Immacolato, Il vescovo vestito di bianco, la Conversione. Fatima ,per chi ha avuto la fortuna di recarsi in pellegrinaggio, sembra ancora avvolta da quell’alone di mistero centenario, carico di emozioni e sentimenti.  Fatima non è  la storia di messaggi , profezie, sciagure, ma è una storia di speranze, di attese, di un mondo che ancora una volta può scegliere il bene sul male. Come non ricordare l’attentato a Giovanni Paolo II  nel 1981, proprio il 13 maggio, quella” mano” che ha deviato il proiettile. Da quel momento abbiamo sentito Papa Wojtyla come uno “di casa”, perché in fondo, l’unico posto che ci fa sentire davvero al sicuro è la casa. Un pensiero oggi per tutti quelli che soffrono, per chi è “inchiodato” in un letto  di dolore, per i bambini privati della loro infanzia e per gli anziani dimenticati ed esclusi. Coraggio, a Fatima ho visto la Madonna!

Crediti