Ha riaperto i battenti la panetteria di Corigliano Scalo “Le delizie di mamma mia”, colpita da un furto nella notte tra giovedì e venerdì.

I ladri hanno portato via praticamente tutto, ma non certamente la forza, il coraggio, la volontà dei proprietari i quali già questa mattina hanno alzato le saracinesche per accogliere, come sempre, i clienti. Di furti in città, purtroppo, ne avvengono con sempre maggiore frequenza, i ladri non risparmiano proprio nessuno: dagli appartamenti, alle macchine, alle attività commerciali fino a quelle agricole. Un ventaglio di furti che, secondo noi, è il triste termometro di una criminalità che non conosce ostali, che non si ferma davanti a nulla pur di raggiungere l’obiettivo. Nonostante il lavoro costante e professionale delle forze dell’ordine, ad iniziare dalla locale Compagnia dei Carabinieri guidata dal capitano, Cesare Calascibetta, il numero dei furti è in costante aumento e con esso, è inutile negarlo, la paura dei cittadini che cercano in tutti i modi di correre ai ripari, anche se il più delle volte non riescono ad ottenere i frutti sperati. Ma il fatto di cronaca che ha colpito questa panetteria di Corigliano Scalo ci offre lo spunto per delle riflessioni che attengono la forza di volontà di questi commercianti, che pur di fronte ad un evento negativo, costato in pratica macchinari e merce che si trovava all’interno dei locali al momento dell’atto criminoso, si sono rimboccate le maniche ed in 24 ore hanno voluto, come è giusto che sia, rialzare la testa perché la dignità del lavoro deve essere sopra ogni cosa, e in più, hanno voluto mandare un messaggio e chi vive dei proventi del crimine, che chi lavora onestamente e con il proprio sudore della fronte non deve arrendersi davanti a nulla. Il messaggio dei proprietari della panetteria è chiaro: non sempre le cose vanno come vorremmo, ma questo non vuol dire che la voglia di andare avanti non continua a essere a portata di mano. Perché quello che appare come la fine, spesso è solo un nuovo inizio, per ripartire e cambiare quello che di negativo abbiamo vissuto. Certo, non è facile risollevarsi dopo una esperienza dolorosa e traumatica come il furto. Però per non restare intrappolati nell’illusione che non c’è risoluzione, che andrà sempre così, per vedere gli ostacoli come un’occasione, l’ingrediente che serve è il coraggio di ricominciare, questa forza innata che c’è in ognuno di noi.  Avere il coraggio di ricominciare, vuol dire riconoscere che nella vita ci sono le marce in avanti, poi c’è il folle e poi ci sono anche le marce indietro: questa è l’esistenza. Questo tipo di coraggio ci serve per non restare fermi, è quel goccetto d’olio che mettiamo sopra il meccanismo per farlo girare, anche quando è arrugginito. Dopo una caduta c’è sempre una risalita, quindi bisogna avere la forza di pensare che non si inizia e non si finisce, ma che si inizia, si sbaglia e si ricomincia. Le sconfitte possono essere fonti di grandi e importanti lezioni. Tutti abbiamo assaggiato il sapore amaro di una sconfitta: come ci si rialza? “Facendo proprio quello che diceva Ernest Hemingway: Il mondo spezza tutti quanti e poi molti sono più forti nei punti spezzati. Se ci pensiamo, è una regola del nostro organismo: l’osso è più forte proprio dove si è rotto”.

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