di Francesco Caputo

Come scriveva don Tonino Bello, non obbedirei alla mia coscienza se vi dicessi “Buona festa di San Francesco di Paola”, senza darvi disturbo.

Non sopporto l’idea, in questo giorno tanto cari a noi, di fare i soliti auguri “formali” senza darvi disturbo. Io, invece, oggi, voglio darvi fastidio. San Francesco di Paola, che ha percorso le nostre strade, ci dia la “nausea” per come è ridotto il nostro territorio, per l’incuranza delle amministrazioni e di noi cittadini. Una politica assente a livello nazionale e umiliante a livello regionale. Francesco di Paola, icona della carità, vi faccia provare il “rimorso” del cuore quando fate firmare la busta paga al vostro operaio e pretendete che vi restituisca una buona parte indietro. San Francesco, amico degli ammalati e dei sofferenti, ci costringa con i suoi occhi feriti a guardare i nostri ammalati e le condizioni della sanità nei nostri ospedali. Francesco,  che annuncia la pace, porti ancora “guerra” alla nostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del nostro complice silenzio. Il prossimo Sindaco di Corigliano Rossano sia capace di portare il motto “Charitas” come principale programma del mandato, non c’è miglior “piano regolatore” che mettersi a servizio della Comunità. Auguri a tutti! Sulla nostra vecchia terra che muore, nasca la speranza.

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