di Simone Silipo

Alejandro Jodorowsky, autore cileno naturalizzato francese, nonchè fautore della cosiddetta "psicomagia", parla del potere terapeutico dell'immaginazione:

la via, forse l'unica possibile, che ognuno può percorrere per attraversare i limiti del proprio piccolo mondo individuale affinché avvenga l'estraneazione dal sè e, dunque, l'apertura nei confronti dell'Universo. Quando in "Por Osmar" scrive "AMO COLLABORARE E NON COMPETERE", afferma non solo di non entrare in conflitto con gli equilibri esterni ( ahinoi troppo spesso borderline) ma di giocare a favore del "buon combattimento " nei confronti di se stessi...<<PER ESPANDERE LA (MIA) COSCIENZA >>. Abbiamo parlato spesso del pensiero positivo e della sua forza nella concretizzazione dei propri bisogni /desideri, ma mai, perlomeno fino ad oggi, nei termini della "psicomagia ", un filone più antropologico che quantistico. In sostanza Jodorowsky tenta la via della guarigione collettiva e individuale attraverso tutte le forme d'arte possibili ed esistenti affinché la bellezza, l'amore verso se stessi e gli altri, nonchè l'autoconvincimento nel potere della propria forza, si riveli al punto da attuare la "guarigione" quasi come un "placebo". Provo a spiegarmi meglio. Io penso questo. Io voglio questo. Io ottengo ciò che voglio e l'ottengo con la sola forza del pensiero positivo e con il gesto psicomagico, esorcizzando le paure con gesti che evocano la paura stessa per entrarci dentro in maniera consapevole al fine di superare così il "panico", e entrando in quella dimensione che lui chiama "Dio interiore". Di seguito "Por Osmar " per farci giusto un'idea di quanto possano essere importanti le parole.

E dopo le parole, in concomitanza,  anche i fatti.

"Amo sviluppare la mia coscienza per capire perché sono vivo, cos'è il mio corpo

e cosa devo fare per cooperare con i disegni dell'universo.

Non mi piace la gente che accumula informazioni inutili

e si crea false forme di comportamenti,

plagiata da personalità importanti.

Mi piace rispettare gli altri,

non per via delle deviazioni narcisistiche delle loro personalità,

ma per come si sono evolute interiormente.

Non mi piace la gente la cui mente non sa riposare in silenzio,

il cui cuore critica gli altri senza sosta,

la cui sessualità è perennemente insoddisfatta,

il cui corpo s'intossica senza saper apprezzare di essere vivo.

 

OGNI SECONDO DI VITA E' UN REGALO SUBLIME

 

Mi piace invecchiare perché il tempo dissolve il superfluo e conserva l'essenziale.

Non mi piace chi per retaggi infantili trasforma le bugie in superstizioni.

Non mi piace che ci sia un Papa che predica senza condividere la sua anima con una papessa.

Non mi piace che la religione sia nelle mani di uomini che disprezzano le donne.

AMO COLLABORARE E NON COMPETERE.

Mi piace scoprire in ogni essere quella gioia perenne che potremmo chiamare "Dio interiore"

Non mi piace l'arte che serve solo a celebrare il suo autore.

Mi piace l'arte utile per guarire

Non mi piacciono le persone eccessivamente stupide.

Mi piace tutto ciò che provoca il sorriso

Amo affrontare volontariamente la mia sofferenza con l'obbiettivo di espandere la mia coscienza".

E con un sorriso vi saluto.

Alla prossima  "naviganti infiniti che sanno parlare con il cielo"...cielo, quanto ho scritto!

 

Crediti