di Giulio Iudicissa

La ricordo sempre piena di gente la mia piazza, l'Acquanova, in tutte le stagioni, in tutte le ore del giorno. I vecchi dicevano di non averla mai vista, neanche di notte, senza un piccolo crocchio di persone. Là confluivano tutte le strade, e negozi e botteghe d'ogni sorta la rendevano più bella di quanto già fosse nell'originale architettura. Gli appuntamenti si fissavano lì e lì sostavano la lieta processione dei santi ed il mesto corteo dei defunti. Lì si tenevano le adunanze elettorali e lì si scambiavano promesse e si stringevano accordi. A volte, era luogo di tumulto e di sangue. Lì c'era il mondo. Quella piazza, l'Acquanova, non c'è più.

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