di Giulio Iudicissa

Raccontano alcuni manuali che ci furono, un tempo, uomini illustri in grado di fare più cose insieme: dettare lettere, impartire disposizioni, compiere lavori manuali, programmare per i giorni a venire. E tutto mentre intorno ferveva la vita con le sue mille interferenze. Io dubito che ciò sia vero. Perché? Semplicemente, perché ritengo, come si insegnava nelle buone famiglie, che le cose debbano essere fatte una per volta. Dunque, leggere, scrivere, studiare, pregare, guardare la tivù, ascoltare musica, giocare, son tutte cose belle, ma non vanno fatte insieme. S'impoveriscono. Ed intanto risento una voce. È la nonna, che così mi persuade: “mangia mo, c'a pasta s'arrifriddda. Ccu ra machinicchia cci juochi 'i roppi”.

Crediti