di Giulio Iudicissa

In un libro sapienziale, che spesso frequento, leggo - non ricordo quante volte  l'abbia già fatto - che l'uomo non è in grado di predire la sua ultima ora. Il testo è vecchio, vecchio di 2300 anni, eppure gareggia con il tempo e lo vince. In tanto lasso, infatti, sono stati esplorati gli abissi marini ed i cieli stellati, ma nessuna macchina è stata costruita, che preavvisi dell'arrivo al capolinea. A ben pensarci, forse, giova così.

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