Categoria: cultura
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Ora che il futuro s’era fatto corto e mi sfuggiva di mano con l’inesorabilità della sabbia che cola dentro una clessidra, mi capitava spesso di pensare al passato della mia esistenza: cercare lì le risposte con le quali sarebbe giusto continuare a vivere.

Perché fossi nato, perché fossi vissuto, e chi o che cosa avesse plasmato il mosaico di persone che da un lontano giorno di dicembre costituiva il mio Io. Potrebbero essere queste le motivazioni che hanno spinto l’amico Giovanni Scorzafave a dare alle stampe “Gli Scorzafave a Corigliano Calabro dal XVI al XX sec.” “Libreria Il Fondaco”, in distribuzione proprio in questi giorni. Potrebbero essere queste le motivazioni dicevamo, perché le motivazioni sono tante sul perché una persona, ad un certo punto della propria esistenza, decide di “affondare la penna” nella storia delle proprie radici.  “Gli Scorzafave” è un resoconto, quello di Giovanni,  di come si siano formati i suoi cromosomi e di come in più occasioni abbia corso il rischio più atroce che possa capitare a chi ama la vita e pur di viverla è pronto a subirne tutte le catastrofiche conseguenze: il rischio di non nascere. Il volume narra la vita dei suoi antenati, vari nuclei familiari che si intrecciano negli anni che vanno dal dal XVI al XX° secolo. E dire che Scorzafave restituisca un’ottima caratterizzazione dei personaggi è un eufemismo: non si limita a informarci di ciò di cui è venuto a conoscenza tramite i racconti di genitori e nonni, ma ha osservato il mondo coi loro occhi provando sulla sua pelle le umiliazioni, i dolori, le pene d’amore, le speranze che hanno provato loro. Giovanni Scorzafave nelle 134 pagine del libro  traccia una ricostruzione storica davvero meticolosa, dettagliata nei minimi particolari.  E le motivazioni che hanno spinto Scorzafave a scrivere la storia della propria famiglia è lo stesso autore a descriverle nelle prime pagine del libro: “Il mio è solo un viaggio dentro me stesso, un cammino dell’anima non facile, non semplice, è un denudare, uno scrutare con occhio critico ciò che è “dentro” per capire e trovare la mia vera identità, la purezza di quei valori che hanno camminato con me nel tempo. E così, mi accingo in questa nuova faticosa, ma piacevole, avventura per consegnare ai miei figli la semplice e nobile storia dei miei e dei loro padri”. E’ giusto ricordare che Giovanni Scorzafave è coriglianese ed ha insegnato matematica ed informatica nelle scuole medie superiori. Ha pubblicato “Le botteghe di una volta” volume 1, 2 e 3; attualmente gestisce le pagine web di www.coriglianocal.it, per far conoscere la storia di uno dei borghi antichi più belli della Calabria: Corigliano Calabro.