di Tina Russo
 
Si è aggiudicata il secondo posto al concorso di poesia organizzato dal Festival dell'Arte  Collettivo Elle la giovane studentessa Coriglianese Ilaria Rocco Spezzano.
''Questa poesia, racconta Ilaria, nasce dalle maschere che quotidianamente indossiamo per sentirci più forti, per non rispondere a domande scomode o per proteggerci dai giudizi delle persone. Soprattutto parla della gentilezza che ci sentiamo in dovere di utilizzare con la gente rispondendo ai messaggi o partecipando ad eventi senza averne alcuna voglia e spiega di come ci si senta smarriti  quando non conosciamo una data o un ora, quando dentro il cuore è vuoto! Possiamo definirla una spiegazione e descrizione delle varie sensazioni che ognuno di noi prova  ogni giorno o in una fase più o meno critica attraversata nel proprio percorso di vita.''  ''Mia inguaribile giovane'' è il titolo di questa struggente poesia, fatta da versi che riconducono la nostra mente alle sensazioni più vere che viviamo ogni giorno.
 
Mia inguaribile giovane 
 
Sei solo una bugiarda
quando, fra tutti i giorni che vivi,
scegli il peggiore per scattare una foto.
E sei falsa quando rispondi ad un messaggio
cercando di capire cosa si aspetta l'altro
mentre non provi niente
e ciò che scrivi è un assecondare.
Sei una persona ipocrita
se affermi di esserti commossa
mentre ti sei soltanto pizzicata un lembo
di quella pelle brillante
perché era il momento giusto
in cui ci si aspettano due righe bagnate in viso.
Sei solo una maschera
se ridi di gusto e brami al pensiero di
voltarti per indurire i lineamenti
e, se in mezzo a tanta gente,
in un giorno di festa
nascondi il cuore nella borsa
così da poter essere te stessa
quando affondi gli occhi cercando qualcosa.
E quanto puoi essere cattiva
se non ti importa del ritardo
e di quelle spiegazioni che dovresti dare
o di quella risposta che lasci attendere
per tutti quei giorni
che neanche sai contare
perché sei un macchinario senza tempo e senza ragione.
Ma sei ancora più meschina
quando, con lo sguardo fisso e vuoto
fuggi dal mondo e menti.
Menti, mia inguaribile bugiarda,
tocca con le tue mani candide e venose
gli animi fragili
e sii la dura
perché il dolore
non vuol vederlo nessuno.
E il peso del tuo pensiero preoccupato
allontana gli affetti
dopo aver sottratto loro la forza.
Menti, mia inguaribile romantica,
perché non sei in grado di guardarli
quegli occhi che forse ti vogliono bene
corri via e torna a vita risolta
perché il dolore
non vuol vederlo nessuno.
Corri via e torna a vita risolta
perché il dolore non vuol vederlo nessuno.
 
Ilaria Rocco Spezzano

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