Presunto branco, il difensore di uno degli indagati precisa la posizione del proprio assistito che, anche alla luce della recente pronuncia con cui il Tdl di Catanzaro ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare per tutti e cinque gli arrestati, ha dimostrato la propria estraneità ai fatti.

Si tratta, nello specifico, del 45enne S.G., finito in manette lo scorso 14 agosto insieme ad altri 4 soggetti con l’accusa di abusi sessuali, sevizie e condotte estorsive ai danni di una donna di nazionalità straniera. L’avvocato Francesco M. Cornicello, difensore del 45enne, precisa: ”Con ordinanza depositata il 30 agosto u.s., il Tribunale Penale di Catanzaro ha accolto il riesame proposto dalle difese di tutti e cinque gli arrestati e, conseguentemente, ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP di Castrovillari in data 12 agosto, disponendone l’immediata remissione in libertà. Detto pronunciamento denota l’ insussistenza indiziaria a carico del mio assistito (giovane professionista, regionale manager di importante società per azioni quotata in borsa), la sua estraneità rispetto ai fatti denunciati, avendo egli comprovato, con inequivocabili produzioni documentali e specifiche nonché convergenti investigazioni difensive, l’erroneità ovvero inattendibilità, sul suo conto, del narrato della presunta vittima, su cui, peraltro, si fondava il castello accusatorio, evidentemente crollato sotto i colpi della verità procedimentale. A tal uopo – conclude l’avv. Cornicello – appare inaccettabile e da stigmatizzare la gogna mediatica che si è generata a seguito del suo ingiusto arresto: le gravi ipotesi di reato formulate, infamanti e pregiudizievoli, ne hanno minato l’immagine professionale e morale”.

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