Si e’ tenuta nei giorni scorsi l’ennesima udienza sul caso Giulia Montera, udienza nella quale il collegio difensivo dei medici del Guido Compagna di Corigliano, nello specifico la ginecologa dott. Pagliuso Maria Grazia, il pediatra dott. Cocone Gesualdo ed il primario pro tempore di pediatria dott. Francesco Milillo, chiedeva l’ assoluzione per i camici bianchi condannati in primo grado per errata diagnosi e terapia, omissione di soccorso, negligenza ed imperizia .

 La corte d’ appello di Catanzaro, sez. penale prima, composta dai sigg.ri magistrati dott. Giancarlo Bianchi – presidente -, dott.ssa Ippolita Luzzo – consigliera -, dott.ssa Giovanna Mastroianni – consigliera -, visti gli articoli 592 e 605 del codice di procedura penale ha confermato la sentenza di primo grado enunciata dal tribunale di Castrovillari in data 03-10-2017 tornando a non assolverli dal reato di cui sopra e condannandoli alle spese procedurali nonche’ ad un risarcimento delle parti civili per averli condotti su di un processo d’ appello . Vogliamo ricordare che in primo grado gli imputati erano stati rinviati a giudizio ma subentro’ poi la prescrizione . Ora e’ strada spianata per la difesa dei Montera curata dagli avv. Giovanni Zagarese del foro di Castrovillari e Massimo Micaletti del foro di Teramo, un’ iter tutto in discesa che si sposta nel civile. Trovati i colpevoli, intercettate le colpe di chi ha negato alla piccola Giulia una vita normale, ora si passa a quantizzare i danni . Evidentemente aveva ragione papa’ Gabriele quando urlava sui media nazionali che gli avevano ucciso la figlia, gli imputati anche in appello affondano, ed allora si faccia in fretta non si aggiunga la beffa al danno . I coniugi Montera non dimorano piu’ in Calabria a Corigliano Calabro causa l’ impossibilita’ di nosocomi capaci di assistere la propria figlia. Una famiglia distrutta da mani umane in camice bianco che dal 2010 fa’ spola tra il Bambin Gesu’ di Roma, il Carlo Besta di Milano, il Gaslini di Genova, il Mayer di Firenze ed il Burlo Garofalo di Triste, non sdegnando consulenze esperte da professionisti del Ciren di Cuba ed il SickKids di Toronto . La famiglia ha eletto domicilio in quelli di Palermo, in pianta stabile dal 2015, per meglio garantire esami e cure alla piccola presso l’ ospedale pediatrico Di Cristina . In Calabria non vi e’ rianimazione pediatrica adatta alle gravi patologie di Giulia. I difensori dei Montera, Zagarese e Micaletti, si sono sempre detti fiduciosi nella giustizia e dopo l’ennesima sentenza papa’ Gabriele dichiara: “ sapevo di andare contro un muro di gomma fatto di silenzi e coperture ma non mi sono arreso, la prescrizione ha permesso loro di non andare in galera, non ce’ prezzo per pagare la vita di mia figlia, credo e confido nella giustizia divina seppur certo che la giustizia faccia il suo corso al meglio per presto ripristinare la legalita’, continuo ad affidarmi ad i mie legali certo che sapranno ben percorrere la strada maestra che ci condurra’ alla giustizia tanto attesa “ .

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