Torna in libertà il 34enne coriglianese Giovanni Riforma, tratto in arresto a fine 2017 nel reggino con l'accusa di spendita e introduzione di monete falsificate e attualmente in attesa del giudizio di secondo grado dinanzi alla Corte d'Appello di Reggio Calabria.

Originariamente sottoposto alla custodia cautelare in carcere per effetto dell'ordinanza emessa dal Gip di Palmi, poiché trovato, insieme ad un altro soggetto (anch'egli coriglianese) in possesso di banconote false, la misura venne poi affievolita durante il primo grado di giudizio, che si concluse nel marzo 2018 in abbreviato alla condanna a due anni e sei mesi. Già in fase di appello, su richiesta della Procura, la Corte aveva disposto l'aggravamento della misura, il che fece tornare il 34enne in carcere. Nella giornata di oggi, su istanza dell'avvocato difensore Francesco Calabrò, la Corte di Appello di Reggio Calabria ha disposto la scarcerazione di Giovanni Riforma e l'obbligo di presentazione alla p.g. Il processo di secondo grado proseguirà il prossimo 7 marzo.

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