Protestano in 250 nell’area antistante la sede Inps al fine di rivendicare le indennità previdenziali e assistenziali, bloccate a seguito di una diversa interpretazione da parte dell’Inps sede generale e regionale della normativa vigente in ordine ai lavoratori-braccianti.

In 6 finiscono nelle maglie della giustizia, tra questi il presidente dell’Associazione “Raggio di Sole” Giovanni Petrelli, difeso dall’avvocato Giuseppe Tagliaferro, chiamato a rispondere del reato di violenza privata per aver opposto resistenza passiva impedendo, secondo l’accusa, agli impiegati di raggiungere l’ufficio. Nelle ultime ore, la Procura della Repubblica di Castrovillari ha inviato avviso della conclusione delle indagini preliminari per fatti che risalgono al luglio del 2014, quando per l’appunto oltre 250 persone occupavano l’antistante piazzale, per protestare contro il mancato pagamento degli emolumenti. La protesta aveva origine dalla convinzione che escludere a priori dalle prestazioni previdenziali i braccianti agricoli delle cooperative, ritenendoli diversi dai dipendenti delle aziende,fosse del tutto fuorviante e pregiudicasse chi svolge effettivamente tale attività lavorativa nella raccolta dei prodotti agrumicoli. Le problematiche di piccole e medie imprese in sofferenza impossibilitate ad assumere a causa della crisi devastante, con l’aggravante determinata dai notevoli costi di assunzione. Inoltre, il personale addetto alla “raccolta degli agrumi”varia annualmente in rapporto al tasso di produttività, incostante nel tempo, per cui gli stessi produttori agrumicoli hanno bisogno di tali prestazioni e si affidano, secondo il bisogno stagionale, alle cooperative di braccianti, che svolgono tale servizio e da cui traggono l’unica fonte di reddito.  Il mancato pagamento delle varie indennità previste per il settore ed erogate dall’Inps,privava gli stessi della possibilità economica di sopravvivere.  Il blocco dei pagamenti delle prestazioni delle stesse indennità creava, dunque, gravi difficoltà alle numerose famiglie, che non potendo sopportare il blocco operato dall’Inps nei loro confronti, in quell’occasione, e in altre, manifestavano, protestando davanti al piazzale dell’Agenzia complessa dell’Inps di Rossano, rivendicando i loro diritti, senza mai voler sottrarsi a controlli circa la reale occupazione in queste attività. I manifestanti in sostanza chiedevano all’Inps di non escluderli dalle varie indennità, contestando l’ingiusta confusione posta in essere dall’Ente tra cooperative vere e cooperative “fantasma”. A tal riguardo i lavoratori invitavano l’Inps a fare i dovuti accertamenti ispettivi considerata la mole di comunicazioni delle prestazioni lavorative. La protesta in quell’occasione era avvenuta senza alcun atto di violenza, conclusasi pacificamente, con il normale svolgimento dei servizi Inps dell’Agenzia complessa di Rossano.

 

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