Il P.M. ha sottoposto a nuovo interrogatorio il cinquantaquattrenne rossanese T.S., difeso di fiducia dall’Avv. Francesco Nicoletti, già indagato per il reato di tentato omicidio ai danni della moglie per averla colpita al capo con un martello per chiodi cagionandole una ferita lacero contusa.

Le nuove contestazioni scaturiscono da una integrazione di denuncia sporta dalla vittima che ha riferito ulteriori gravissime aggressioni da parte del coniuge.  Nello specifico, per come denunciato dalla donna, in seguito ad una discussione verificatasi nel marzo 2017 per futili motivi, l’uomo le avrebbe spruzzato dell’alcool sul petto appiccando poi il fuoco con l’accendino e causando lesioni gravissime che, oltre a mettere in pericolo la vita della vittima, hanno determinato sfregi permanenti sul mento e sul volto. In quella circostanza la donna era stata trasportata presso il Presidio Ospedaliero di Rossano dove, dopo averla visitata e curata, i sanitari avevano refertato “ustioni di II e III grado sul torace base collo, sul collo, sul mento, sul volto (metà inferiore fino al labbro inferiore e alla punta del naso) interessanti all’incirca il 10% della superficie corporea”. In altri episodi contestati il 54enne T.S. avrebbe maltrattato fisicamente e verbalmente la moglie, colpendola in due occasioni con un martello e causandole, anche in quella circostanza, lesioni personali gravi e mettendone in pericolo la vita. Per le nuove ulteriori accuse la Procura ha contestato all’indagato le aggravanti di aver cagionato lesioni personali gravi e gravissime, nonché di aver commesso il fatto contro il coniuge e in occasione della commissione del delitto di maltrattamenti in famiglia. Nel corso dell’interrogatorio condotto dal Pubblico Ministero, il 54enne T.S., alla presenza del proprio difensore, ha contestato punto per punto tutte le nuove gravissime accuse negando ogni addebito. In particolare, ha ricostruito la vicenda relativa alle ustioni dichiarandosi totalmente estraneo ai fatti. L’Avv. Francesco Nicoletti, all’esito dell’interrogatorio, si è riservato di depositare documentazione al fine di chiarire meglio la posizione del proprio assistito.


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