Si è conclusa con una sentenza che ha giudicato innocente Aquino Vincenzo, di 36 anni, con diversi precedenti di polizia e giudiziari, tutti inerenti la materia degli stupefacenti, difeso dall’Avv. Pasquale Di Iacovo a seguito dell’arresto in flagranza di reato effettuato dai Carabinieri per detenzione illecita ai fini di spaccio di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

I fatti risalgono al 7 febbraio 2018 allorquando i Carabinieri di Corigliano-Rossano, nel corso di un mirato servizio antidroga scattato alle prime luci dell’alba presso alcune abitazioni site in contrada Fabrizio, arrestavano il pregiudicato del posto per detenzione di ingente quantitativo di sostanza stupefacente del tipo marijuana. Nello specifico, i Carabinieri nelle prime ore della mattina effettuavano diverse perquisizioni domiciliari presso alcune palazzine abitate da soggetti con precedenti specifici, site in contrada Fabrizio, frazione di Corigliano-Rossano. In particolare l’attenzione dei Carabinieri si focalizzava sull’appartamento del pregiudicato Aquino Vincenzo, all’interno del quale durante la minuziosa perquisizione domiciliare veniva rinvenuta una chiave accuratamente occultata all’interno di un nascondiglio ricavato in un ripostiglio. A seguito di tale ritrovamento il perquisito assumeva un atteggiamento alquanto timoroso ed irrequieto, situazione che faceva comprendere ai militari l’importanza della scoperta appena effettuata. Dopo alcuni tentativi, si accertava che la chiave apriva un magazzino sito vicino all’abitazione ed utilizzato in modo esclusivo dal pregiudicato. Una volta entrati mentre i militari iniziavano la perquisizione del locale, questo, vistosi ormai scoperto, si dirigeva verso una pattumiera e dopo aver sollevato il sacco nero della spazzatura, prendeva due grandi buste sigillate in plastica contenente sostanza stupefacente, consegnandole ai Carabinieri. Si trattava di oltre 200 grammi di marijuana. Il pregiudicato aveva creduto verosimilmente di celare l’odore della sostanza stupefacente sigillandola in due contenitori in plastica e nascondendola sotto la spazzatura. Aquino Vincenzo veniva pertanto arrestato in flagranza di reato per detenzione illecita ai fini di spaccio di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo marijuana. L’arrestato veniva condotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari. In questa settimana si è celebrato presso il Tribunale di Castrovillari il processo nei confronti di Aquino, nel corso del quale il Pubblico Ministero ha avanzato al Giudice una richiesta di condanna alla pena di 3 anni di reclusione, mentre l’Avvocato Pasquale Di Iacovo ha esibito al Giudice una serie di documenti dai quali potevano trarsi degli indizi di natura logica che dimostravano come la marijuana sequestrata non era destinata allo spaccio, ma costituiva una scorta accumulata dall’Aquino per destinarla al suo consumo personale e l’Aquino aveva occultato la droga soltanto per evitare l’applicazione delle sanzioni amministrative previste per il consumo personale di sostanza stupefacente. Il Giudice del Tribunale di Castrovillari, condividendo le argomentazioni del penalista coriglianese, ha emesso una sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste”.

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