La Corte Suprema di Cassazione, in totale accoglimento del ricorso presentato dall’Avv. Pasquale Di Iacovo, ha annullato la misura cautelare applicata lo scorso 14 dicembre 2017 ad una delle due maestre indagate per il reato di maltrattamenti aggravati per il ricorrente utilizzo di violenze nei confronti degli alunni dell’unica scuola dell’infanzia di San Giorgio Albanese.

In particolare, lo scorso 14 dicembre 2017 i Carabinieri avevano dato esecuzione alla misura cautelare nei confronti di due insegnanti dell’unica scuola dell’infanzia di San Giorgio Albanese, ipotizzando a loro carico la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza del reato di maltrattamenti e violenze in danno degli alunni di età compresa fra i tre ed i sei anni. Le indagini erano partite dopo la denuncia di una coppia di genitori e, secondo la Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari, avrebbero permesso di documentare, con appositi servizi di osservazione e di video riprese all’interno degli spazi didattici, una consistente serie di maltrattamenti e violenze posti in essere dalle due insegnanti, nei confronti dei bambini alle stesse affidati. La Procura della Repubblica avanzava pertanto una richiesta di applicazione di una misura cautelare nei confronti delle due insegnanti, che veniva disposta dal G.I.P. del Tribunale di Castrovillari per l’ipotizzato reato di maltrattamenti aggravato, per il quale è prevista dalla legge la pena della reclusione da due ad otto anni di carcere. Contestualmente l’Istituto scolastico aveva avviato nei confronti delle due insegnanti anche un procedimento disciplinare finalizzato alla rimozione dal posto di lavoro. Contro la misura cautelare applicata dal G.I.P. del Tribunale di Castrovillari, l’Avvocato Pasquale Di Iacovo presentava ricorso al Tribunale del riesame di Catanzaro nell’interesse dell’insegnante Chinigò Annunziata. Il Tribunale del riesame, all’esito dell’udienza del 06/02/2018, confermava la misura cautelare ed anche contro tale provvedimento l’Avv. Di Iacovo presentava ricorso alla Corte Suprema di Cassazione. I Giudici romani, all’esito dell’udienza tenutasi l’11/07/2018, accoglievano il ricorso presentato dal penalista coriglianese, annullando la misura cautelare per insussistenza di gravi indizi di colpevolezza della sig.ra Chinigò Annunziata.

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